Secondo alcune fonti sudcoreane, Samsung avrebbe avviato la produzione di chip a 2 nanometri con l’Exynos 2600. L’azienda potrebbe arrivare prima di TSMC sul mercato con il primo processore commerciale a 2nm per smartphone, un risultato che le permetterebbe di ribaltare molti equilibri.
Il chip sfrutta la tecnologia Gate-All-Around e sarà destinato ai Galaxy S26, dopo che la generazione S25 aveva rinunciato del tutto agli Exynos. I primi test indicano prestazioni multicore superiori all’A19 Pro di Apple, mentre la nuova tecnologia di raffreddamento Heat Pass Block dovrebbe risolvere i problemi termici che hanno sempre afflitto i SoC Samsung.
TSMC rimane leader incontrastata nella produzione avanzata, ma il suo processo a 2nm non entrerà in piena attività prima della fine del 2025. Questo lascia a Samsung un vantaggio temporale importante per convincere clienti come Qualcomm e NVIDIA, che avrebbero già avviato le fasi di test sui nuovi chip.
I rendimenti, inizialmente molto bassi, sarebbero già saliti oltre il 50%, e hanno reso possibile la produzione su larga scala. Se a questo si aggiunge la possibilità di proporre costi inferiori rispetto ai circa 30.000 dollari per wafer chiesti da TSMC, Samsung potrebbe finalmente trasformarsi in una valida alternativa a un dominio che dura da anni.
