I piani di Apple per un iPhone Air ultrasottile, pensato per arricchire la linea iPhone con un quarto modello, sembrano essersi scontrati duramente con la realtà del mercato, trasformandosi rapidamente in uno dei maggiori passi falsi dell’azienda.
Secondo i rapporti dell’analista Ming-Chi Kuo, la produzione dell’Air è stata tagliata in maniera drastica, con una riduzione scioccante dell’80% entro l’inizio del 2026. Questo crollo di interesse da parte dei consumatori è catastrofico, considerando che inizialmente Apple prevedeva che l’Air rappresentasse tra il 10 e il 15% della produzione totale di iPhone.
Le previsioni negative erano già nell’aria, con indagini di mercato che rilevavano una domanda praticamente inesistente per il dispositivo, nonostante il suo spessore di soli 5.6 mm e il telaio in titanio. Il mercato ha chiaramente espresso la sua preferenza per i modelli iPhone 17 e 17 Pro, le cui previsioni di produzione sono state invece aumentate per soddisfare la forte domanda.
La ragione principale di questo fallimento risiede nella chiara priorità che gli utenti attribuiscono alle funzionalità pratiche rispetto a un profilo più sottile. Sebbene l’iPhone Air fosse un’autentica impresa ingegneristica, la sua estrema sottigliezza ha evidentemente comportato dei compromessi, in particolare in aree cruciali come la durata della batteria e la versatilità del comparto fotografico. I consumatori non sono disposti a sacrificare l’autonomia e la qualità delle foto per un dispositivo più leggero o snello.


Questo schema non è nuovo per Apple, che in passato ha già faticato a trovare il giusto equilibrio nel “quarto slot” della sua gamma, come dimostrano gli insuccessi dell’iPhone mini e dell’iPhone Plus. Le varianti standard e Pro soddisfano pienamente le esigenze della maggior parte degli utenti, lasciando poco spazio per modelli di nicchia che si concentrano su una singola caratteristica come l’estetica estrema.
Un fattore che ha notevolmente contribuito alla scarsa accoglienza dell’Air è il fatto che, in questo ciclo di prodotto, l’iPhone standard ha rappresentato un’opzione di acquisto estremamente convincente. Gli aggiornamenti apportati al modello “liscio”, mai così rilevanti come quest’anno, hanno reso l’acquisto più allettante e conveniente, riducendo ulteriormente l’attrattiva del costoso modello Air. A differenza del passato, insomma, l’iPhone base ha offerto agli utenti tutto il necessario per un’esperienza di alto livello.
Questo ha reso l’Air superfluo nella percezione del pubblico. Il drammatico taglio di produzione dimostra che, anche per un colosso come Apple, non è possibile convincere il mercato a ignorare i compromessi funzionali in cambio di un mero traguardo di design.


