Counterpoint Research riporta che le vendite di Mac hanno registrato un incremento del 15% nel terzo trimestre del 2025, quasi il doppio rispetto alla crescita media del mercato PC, che si ferma all’8%.
L’aumento generale è legato soprattutto al progressivo abbandono di Windows 10, con circa il 40% degli utenti che dovrà aggiornare i propri computer nei prossimi anni, spingendo così il ricambio dell’hardware. A questo si aggiungono alcune strategie di inventario e politiche tariffarie statunitensi che hanno favorito nuovi ordini e rifornimenti anticipati.
Per quanto riguarda Apple, il merito della crescita è attribuito principalmente al successo dei nuovi MacBook e a un aumento dell’adozione aziendale dei dispositivi. Nel mercato globale, l’azienda si è classificata seconda dietro Lenovo, che ha segnato un +17%, e appena sopra Asus, ferma al +14%. Dall’altra parte, Dell ha registrato un calo dell’1%, mentre la categoria “altri produttori” è scesa del 3%, segno che il mercato sta premiando i marchi che hanno saputo innovare in modo più rapido e visibile.

Gli analisti di Counterpoint ritengono che la vera trasformazione debba ancora arrivare, con l’avvento dei PC dotati di chip IA. Secondo Minsoo Kang, analista senior del gruppo, l’attuale crescita è trainata principalmente dal passaggio a nuovi sistemi operativi, ma nel 2026 l’attenzione si sposterà sulle piattaforme ibride di elaborazione locale e intelligenza artificiale integrata.
In questo scenario, Apple parte in vantaggio grazie all’evoluzione del suo chip M5 e all’integrazione nativa di funzioni IA in macOS, fattori che potrebbero consolidare ulteriormente il dominio dei Mac nel settore premium.


