Obsidian è tornata nello spazio con The Outer Worlds 2, sequel diretto (ma con storie separate) dell’RPG uscito nel 2019. Il primo capitolo aveva diviso il pubblico: ben costruito ma non indimenticabile, con un mondo satirico che non sempre colpiva nel segno.
Cinque anni dopo, il team si presenta più maturo, forte dell’esperienza accumulata con Grounded e Avowed, e con la voglia di perfezionare la formula. Il risultato? Un gioco che non rivoluziona, ma migliora in quasi ogni aspetto, riportando i giocatori tra fazioni rivali, decisioni morali e personaggi eccentrici, con un sistema di gioco più profondo e reattivo.

Fin dai primi minuti, The Outer Worlds 2 si presenta come un’avventura completamente nuova, anche per chi non ha giocato il primo episodio. Si crea un nuovo personaggio, ci si risveglia in un angolo remoto della galassia e si scopre che misteriose fratture stanno distruggendo i pianeti uno dopo l’altro.
L’obiettivo è ricostruire una squadra, esplorare nuovi mondi e affrontare il caos politico e industriale dell’universo. Le aree non sono open world ma grandi hub con una forte densità narrativa e tante scelte morali in stile New Vegas. L’atmosfera resta ironica e pungente, ma il tono è leggermente più sobrio rispetto al passato, meno “pazza parodia”, più fantascienza con sostanza.


Il sistema di progressione è stato completamente ripensato. Non ci sono più i classici punti in salute o forza, ma abilità passive da potenziare ogni livello e perk sbloccabili ogni due.
Ogni scelta influenza il modo in cui si gioca e come il mondo reagisce: mettere punti su scienza, armi o carisma apre nuovi percorsi nei dialoghi e nelle missioni. Ritorna anche il sistema di difetti, che permette di accettare difetti permanenti in cambio di bonus unici. Alcuni esempi sono irresistibili: ginocchia fragili che rendono più rumoroso il movimento, o disturbi che modificano la percezione visiva. È un sistema che valorizza la sperimentazione e rende ogni run potenzialmente diversa.

Sul piano del gameplay, il combattimento risulta più preciso e dinamico, con armi più soddisfacenti e un loot system migliorato. Non mancano le abilità tattiche come il rallentamento del tempo o l’uso di scudi energetici, e le missioni alternano fasi di shooting, esplorazione e dialogo complesso.
Le scelte rimangono al centro dell’esperienza: ogni conversazione può cambiare il corso di una missione, e l’influenza delle proprie abilità è percepibile. La costruzione delle città e delle basi è densa di dettagli, ma gli spazi aperti appaiono ancora poco ispirati, un contrasto evidente tra ambientazioni spettacolari e zone più vuote che spezzano il ritmo.

In conclusione, The Outer Worlds 2 è un sequel che non cerca di riscrivere le regole ma di affinarle.
È più elegante, più profondo e soprattutto più divertente da giocare. I personaggi non brillano tutti per carisma, ma la scrittura rimane solida e le scelte morali fanno la differenza.
Se hai amato il primo, qui troverai una versione potenziata sotto ogni punto di vista; se invece sei nuovo nella serie, questo è il momento perfetto per salire a bordo dell’Incognito e scoprire perché Obsidian resta uno dei maestri indiscussi degli RPG narrativi.
Il gioco esce oggi in accesso anticipato per chi ha la versione Deluxe, o tra 5 giorni per chi ha la standard, il 29 ottobre.


