Durante la consueta conferenza sui risultati del quarto trimestre, Tim Cook ha parlato apertamente di Apple Intelligence e dei piani futuri di Apple riguardo l’intelligenza artificiale, confermando che l’azienda non si limiterà alla collaborazione con OpenAI.
In un’intervista rilasciata a CNBC, il CEO ha spiegato che Apple prevede di “integrare più partner nel tempo”, ed apre così la porta a una strategia relativa al’intelligenza artificiale decisamente più ampia e flessibile rispetto a quella attuale.
Apple aveva già anticipato questa direzione quando Craig Federighi, responsabile software dell’azienda, accennò alla possibilità di introdurre modelli alternativi come Google Gemini all’interno dell’ecosistema Apple Intelligence. Dopo l’annuncio iniziale della partnership con OpenAI e l’attesa legata al processo antitrust contro Google, la società non ha però più rilasciato aggiornamenti ufficiali su nuove integrazioni.
Dietro le quinte, comunque, pare che l’azienda di Cupertino si sta muovendo. Apple sta implementando il supporto per lo standard MCP (Model Context Protocol), una tecnologia sviluppata da Anthropic che consente l’interoperabilità tra diversi modelli di intelligenza artificiale e applicazioni. Inoltre, sembra che la funzione Image Playground sarà presto compatibile con modelli di terze parti, il che aprirebbe la strada a esperienze IA più personalizzabili.

Al momento, l’unica integrazione attiva resta quella con ChatGPT, disponibile all’interno di Siri e degli strumenti di scrittura su iOS, iPadOS e macOS.
Le parole di Cook suggeriscono che Apple stia pianificando una rete più ampia di collaborazioni nel campo dell’intelligenza artificiale, rendendo il suo ecosistema meno chiuso e più competitivo rispetto ai rivali come Google e Microsoft.


