Google ha pubblicato il suo primo spot pubblicitario interamente realizzato con intelligenza artificiale, utilizzando i propri strumenti Veo 3 e altre tecnologie generative. Il video, intitolato “Planning a Quick Getaway?”, racconta la storia di un tacchino di peluche di nome Tom che, temendo il Giorno del Ringraziamento, utilizza la modalità IA di Google Search per pianificare la sua fuga verso un luogo più sicuro, possibilmente con una piscina.
Lo spot fa parte della campagna “Just Ask Google” e, a partire da oggi, sarà trasmesso in televisione, al cinema e sulle principali piattaforme digitali. L’azienda ha confermato che presto arriverà anche un seguito dedicato al periodo natalizio. Oltre al tono ironico, la pubblicità mette in mostra le capacità dell’IA generativa di Google applicata in ambito creativo, dimostrando come possa ideare e produrre contenuti complessi in autonomia.
Curiosamente, il video non presenta alcuna etichetta che indichi l’uso dell’intelligenza artificiale. Secondo Robert Wong, vicepresidente di Google Creative Lab, i consumatori non sono realmente interessati a sapere se un contenuto sia stato generato dall’IA, purché sia piacevole da guardare e ben realizzato. Lo spot, infatti, è stato ideato prima in modo tradizionale e solo in seguito è stato deciso di utilizzare Veo 3 per l’intera produzione, evitando però di ricorrere a modelli umani generati artificialmente.
Il risultato è un video divertente e leggero, privo di quel senso di “inquietudine digitale” tipico dei personaggi fotorealistici generati dall’IA. Con questo esperimento, Google apre la strada a una nuova era per la pubblicità, dove la creatività artificiale potrebbe affiancare (o in parte sostituire) i processi tradizionali.
Una rivoluzione che sicuramente solleva questioni etiche sul ruolo degli artisti, ma che d’altro canto mostra il potenziale dell’IA nel rendere la produzione pubblicitaria più rapida ed economica.


