Con il chip M5, Apple completa idealmente un percorso iniziato con M1 Pro, chiudendo un cerchio fatto di prestazioni, efficienza e ,ammettiamolo, una buona dose di marketing.
In questa puntata del podcast, Jacopo e Francesco ripercorrono insieme l’evoluzione della linea MacBook Pro, raccontando cosa cambia davvero rispetto alle generazioni precedenti e perché l’M5 potrebbe essere (forse) l’ultimo grande salto prima del 2026.
Francesco parte dal suo storico MacBook Air M1, un modello che per molti è stato la vera rivoluzione: silenzioso, potente e leggero. Dopo anni di utilizzo intenso, però, arrivano i primi segni del tempo, batteria in crisi, calore eccessivo e prestazioni ormai datate. Così decide di passare a un MacBook Pro M4, salvo scoprire dieci giorni dopo che Apple ha già lanciato l’M5.
Il design è lo stesso, le prestazioni crescono, ma la sensazione è che si stia arrivando al limite di questa generazione di portatili.
Tra aneddoti, riflessioni e una buona dose di ironia, la puntata si chiude con una domanda che in fondo ci facciamo tutti: serve davvero un M5, o è solo un M4 che ha dormito bene?


