Before You Buy: Hyrule Warriors – L’Era dell’Esilio

Before You Buy: Hyrule Warriors – L’Era dell’Esilio

Hyrule Warriors: L’Era dell’Esilio

Da oggi, 6 novembre, è disponibile su Nintendo Switch 2 Hyrule Warriors: L’Era dell’Esilio, il nuovo capitolo della serie musou ambientato nel mondo di Zelda.

Sviluppato da Koei Tecmo in collaborazione con Nintendo, il gioco promette di raccontare la Guerra dell’Esilio, l’evento leggendario che precede Tears of the Kingdom. A differenza dei precedenti spin-off, questo episodio si presenta come canonico, e si intreccia direttamente con la linea temporale principale.

L’Era dell’Esilio non è solo un’espansione d’azione, ma un tassello fondamentale nella costruzione della mitologia di Hyrule, che colma i vuoti narrativi rimasti aperti nell’ultimo capitolo principale.

Una storia memorabile

La storia ci riporta all’alba del Regno di Hyrule, quando Re Rauru e Regina Sonia governano in pace grazie al potere delle pietre segrete Zonai. La minaccia nasce dal deserto, dove Ganondorf, sovrano dei Gerudo, trama per impossessarsi di questi artefatti divini e scatenare la sua trasformazione nel Re Demone.

È da qui che ha inizio la cosiddetta Guerra dell’Esilio, il conflitto che segna la nascita della leggenda e che culminerà nel sacrificio di Rauru per sigillare il male. La narrazione si concentra su Zelda, proiettata in questo remoto passato attraverso il potere del tempo, costretta ad assistere alla caduta del regno e alla battaglia che ne determinerà il destino.

Gameplay frenetico e assuefacente

Come tradizione per la serie, il gameplay di Hyrule Warriors: L’Era dell’Esilio si basa su combattimenti frenetici in stile musou, nei quali l’obiettivo è sconfiggere ondate di nemici in mappe enormi e spettacolari. Stavolta però, la formula viene arricchita da meccaniche ispirate a Tears of the Kingdom, come l’uso delle rune Zonai, i poteri del tempo e della luce, e un sistema di combo che varia in base al personaggio.

Tra i protagonisti giocabili troviamo, oltre a Zelda e Rauru, i quattro Saggi Elementali: Agraston dei Goron, Qia degli Zora, Raphica dei Rito e Ardi delle Gerudo, ognuno dotato di abilità uniche legate al fuoco, all’acqua, al vento e al fulmine.

Perfetto per Nintendo Switch 2

Dal punto di vista tecnico, il gioco sfrutta pienamente le potenzialità di Switch 2. Le battaglie appaiono più fluide e dinamiche, con un numero maggiore di nemici a schermo e scenari più dettagliati. Il nuovo engine sviluppato da Koei Tecmo migliora l’illuminazione, la profondità di campo e la resa dei materiali, donando all’intero mondo un aspetto più vicino alle cutscene di Tears of the Kingdom.

Nonostante l’assenza di un pannello OLED, lo schermo da 8 pollici della console offre una resa visiva sorprendente, con colori bilanciati e un contrasto che valorizza le ambientazioni di Hyrule.

Sul piano narrativo, Hyrule Warriors: L’Era dell’Esilio sembra voler mantenere un tono più drammatico e maturo rispetto ad Age of Calamity. Le scene già mostrate nei trailer lasciano intendere un approccio cinematografico più forte, con un’attenzione particolare ai momenti chiave del conflitto e ai rapporti tra i personaggi.

La colonna sonora accompagna perfettamente il ritmo delle battaglie, alternando temi orchestrali solenni a remix epici delle melodie classiche della saga. Per chi cerca un titolo d’azione ma anche un pezzo di storia dell’universo di Zelda, questo episodio si prospetta imprescindibile.

Vale la pena comprarlo?

Nel complesso, Hyrule Warriors: L’Era dell’Esilio rappresenta uno dei punti più alti della collaborazione tra Koei Tecmo e Nintendo.

È una produzione solida, intensa e visivamente spettacolare, che riesce a rendere giustizia a uno dei momenti più importanti della cronologia di Hyrule.

Se amate la saga e vi piacciono i musou, allora vi trovate davanti al gioco perfetto, ma se quel genere non vi è mai andato giù allora non sarà certo l’amore per Zelda a farvelo piacere.

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