Recensione: Crossover Mac provato su MacBook Pro M5 – il gaming su OSX si fa serio

Recensione: Crossover Mac provato su MacBook Pro M5 – il gaming su OSX si fa serio

Negli ultimi anni Apple ha provato in ogni modo a convincere gli utenti che il gaming su Mac potesse finalmente diventare una realtà concreta. Con l’arrivo dei chip Apple Silicon, del potente Metal 3 e di strumenti come il Game Porting Toolkit, la casa di Cupertino ha dimostrato la volontà di recuperare terreno rispetto al mondo Windows.

Il risultato, però, resta ancora deludente. Nel 2025 giocare su macOS è ancora un’esperienza complicata. Qualche passo avanti è stato fatto: titoli come Cyberpunk 2077 o alcuni della serie Assassin’s Creed sono arrivati su Mac, ma parliamo comunque di giochi non recenti, pubblicati molto tempo dopo le controparti Windows.

In alcuni casi, come gli Assassin’s Creed, serve perfino acquistare di nuovo il gioco sul Mac App Store anche se lo si possiede già su Steam.

Apple sta facendo comunque progressi, ma il Mac continua a essere una piattaforma marginale per chi ama videogiocare. È in questo contesto che entra in scena CodeWeavers, un nome che da anni rappresenta il punto di riferimento per chi cerca di unire il mondo di Windows e quello di macOS.

Chi è CodeWeavers

Fondata nel 1996 a Saint Paul, in Minnesota, CodeWeavers è un’azienda specializzata nello sviluppo di strumenti di compatibilità tra sistemi operativi. Fin dalla sua nascita, il suo obiettivo è stato permettere agli utenti di eseguire programmi Windows su piattaforme come Linux o macOS senza installare macchine virtuali o sistemi paralleli. In altre parole, CodeWeavers costruisce ponti: realizza software capaci di “tradurre” il linguaggio di Windows in modo che altri sistemi possano capirlo.

L’azienda è anche una delle colonne portanti del progetto Wine, acronimo di Wine Is Not an Emulator. Wine è un livello di compatibilità open source che consente di eseguire applicazioni e giochi Windows su sistemi Unix come macOS e Linux. Non si tratta di un emulatore ma di un’interfaccia che converte le chiamate di sistema di Windows in istruzioni comprensibili per il sistema ospitante. In questo modo le prestazioni restano molto vicine a quelle di un’esecuzione nativa.

CodeWeavers contribuisce da anni allo sviluppo di Wine, migliorandolo con patch e funzioni che in seguito vengono integrate anche nei propri prodotti.

Il legame con il mondo videoludico si è rafforzato grazie alla collaborazione con Valve. CodeWeavers lavora infatti allo sviluppo di Proton, il livello di compatibilità incluso in SteamOS, il sistema operativo della Steam Deck. Proton è una versione altamente personalizzata di Wine, progettata appositamente per i videogiochi e per l’ecosistema Steam.

Grazie a questa partnership, migliaia di titoli Windows funzionano oggi su Steam Deck e Linux, a dimostrazione di quanto possa essere efficace questa tecnologia.

CrossOver Mac

Da questa pluriennale esperienza nasce CrossOver Mac, il prodotto di punta di CodeWeavers dedicato agli utenti Apple, nonché software che andremo a recensire in questo articolo. Si tratta di un software che permette di avviare applicazioni e giochi Windows direttamente su Mac, senza installare Windows e senza utilizzare strumenti di virtualizzazione come Parallels o VMware.

Nato nel 2007, CrossOver Mac è in costante evoluzione e rappresenta oggi la soluzione più stabile e avanzata per chi desidera unire il mondo macOS a quello Windows.

L’obiettivo di CrossOver Mac è semplice ma ambizioso: eliminare le barriere tra i due ambienti. Che siano software professionali o di videogiochi, il programma traduce in tempo reale le chiamate DirectX e le API di Windows in un linguaggio comprensibile a macOS, con risultati vicini a un’esecuzione nativa.

Grazie al supporto per i chip Apple Silicon e all’integrazione con Metal, CrossOver Mac si presenta come uno strumento indispensabile per chi vuole giocare o lavorare su Mac senza rinunciare alla vasta libreria disponibile su Windows.

Come installare e utilizzare CrossOver Mac

Installare CrossOver Mac è un’operazione semplice e non richiede particolari competenze tecniche. Dopo aver visitato il sito ufficiale di CodeWeavers e scaricato il pacchetto d’installazione, basta aprire il file .dmg e trascinare l’icona di Crossover nella cartella Applicazioni.

Al primo avvio, macOS potrebbe chiedere l’autorizzazione per eseguire il programma scaricato da internet: è sufficiente confermare per procedere. L’interfaccia iniziale è pulita e intuitiva, con un pannello principale che mostra le applicazioni già installate e un tasto dedicato all’aggiunta di nuovi software Windows.

Ci teniamo a precisare che CrossOver Mac non è un’applicazione gratuita, ma un software commerciale. Disponibile in due licenze a pagamento, una annuale e una a vita, permette anche di installare una trial di prova che dura 14 giorni, più che sufficienti per vedere come girano i giochi e se fa al caso vostro. Vi consigliamo anche di tenere d’occhio eventuali offerte, magari attorno al Black Friday/Cyber Monday.

Una volta installato, il passaggio successivo consiste nella configurazione di CrossOver Mac. Il programma utilizza delle “bottle”, ovvero ambienti virtuali che simulano le diverse versioni di Windows (da XP a 11). Ogni bottiglia può contenere uno o più programmi, mantenendo impostazioni e dipendenze separate dalle altre.

Creare una nuova “bottiglia di vino” è molto semplice: si clicca su Installa un’Applicazione Windows, si sceglie la versione di Windows desiderata e si procede con l’installazione automatica dei componenti di base. Questa struttura modulare consente di gestire più software contemporaneamente senza rischiare conflitti o errori di compatibilità.

L’installazione di Steam segue la stessa logica. Dalla schermata principale si seleziona Installa un’Applicazione Windows e si digita Steam nella barra di ricerca. Crossover propone automaticamente il pacchetto compatibile, con tutte le dipendenze necessarie già configurate. Dopo aver confermato, il programma scarica e installa Steam come se si stesse operando su un PC Windows.

La cosa più bella è che sono presenti anche store di terze parti o launcher proprietari come Epic Games Store o Genshin Impact.

Al termine, l’icona di Steam comparirà nel pannello principale di CrossOver: un doppio clic la avvierà, permettendo l’accesso al proprio account e alla libreria di giochi. In pochi minuti, il proprio Mac sarà pronto a lanciare titoli che fino a poco tempo fa erano impensabili da eseguire nativamente su macOS.

Nella parte destra ci sono alcune impostazioni principali che potete cambiare, come l’attivazione del supporto al DLSS, il motore grafico e altro.

Tra tutte queste, vi consigliamo per fare qualche prova di non toccare nulla, e soprattutto di non attivare la “Modalità ad Alta Risoluzione” a meno che non si tratti di un gioco indie bidimensionale o dal peso grafico molto basso.

Attivarla vi permetterà di salire di molto con la risoluzione, ma risulta comunque molto pesante a livello di carico sulla vostra macchina, per una resa che sì, è migliore, ma anche abbastanza inutile mentre si videogioca. Ricordatevi che, fondamentalmente, CrossOver sta facendo miracoli mentre gira.

La nostra prova

Dopo aver visto come funziona CrossOver Mac con la piccola guida di prima, andiamo finalmente al sodo. Come girano i giochi su un MacBook M5?

Dobbiamo ammetterlo: meglio di quanto pensassimo. Vi portiamo qualche esempio di giochi sia nuovi sia un po’ meno recenti, specificando però alcune cose fondamentali:

  • I giochi provati possono avere un incremento di prestazioni successivamente a questo articolo grazie ad aggiornamenti di CrossOver o dei giochi stessi
  • Quello che oggi non funziona, domani potrebbe partire senza il minimo problema (vi porteremo un esempio tra pochissimo)
  • CrossOver Mac è prima di tutto una community, quindi se provate qualche gioco, non esitate a condividere il vostro feedback sulla pagina apposita, che potete tra l’altro utilizzare anche a priori per indagare sulla compabilità di un gioco

Sul secondo punto, vi portiamo l’esempio di The Outer Worlds 2 e Digimon Story: Time Strangers: entrambi i giochi non partivano nemmeno su CrossOver Mac versione ufficiale, ma è bastato installare la versione preview per risolvere il problema.

Tutti i test di questo articolo, infatti, sono stati effettuati sulla versione “crossover-preview-20251023”, e nel frattempo ne è uscita anche una più nuova.

FINAL FANTASY TACTICS – The Ivalice Chronicles

Un titolo attesissimo dai fan. Come potete vedere dagli screenshot in alto, i giochi su CrossOver Mac vengono eseguiti come se fossero nativi, e le finestre vengono trattate come se facessero parte di normali applicazioni per Mac.

Il gioco gira a 60 fps fissi senza il minimo problema

Persona 3 Reload

Anche nel caso di Persona 3 Reload abbiamo delle prestazioni al top, con fps stabili a 60 e oltre, per un’esperienza fluida e appagante.

Si tratta del miglior modo per godersi un capolavoro della serie Persona con uno dei capitoli più riusciti di ATLUS.

The Outer Worlds 2

Non è tutto oro quello che luccica, ovviamente.

The Outer Worlds 2 ne è un esempio. Nonostante la potenza del MacBook Pro M5, infatti, il gioco gira attorno ai 50-60 fps, ma stuttera parecchio per via del pesantissimo Unreal Engine 5 utilizzato.

Ad onor del vero, però, il gioco scatta anche su PC Windows, ed il forum di Steam è pieno di lamentele. Non è certo colpa di CrossOver Mac, quindi, ma ovviamente va segnalato. Alla fine, comunque, il gioco risulta giocabile se vi accontetate di un’esperienza mediocre, sia nelle prestazioni che nel gameplay, dato che non si tratta di un buon titolo a prescindere.

Digimon Story: Time Stranger

Digimon Story: Time Stranger, è stato attesissimo dai fan, e tutto sommato si tratta di un titolo decisamente valido.

È anche uno dei giochi che ha dato problemi all’avvio finché non abbiamo installato la versione preview di CrossOver Mac.

Il titolo utilizza un motore grafico proprietario non ben specificato online, e il risultato è molto strano: sulla carta sono 60 fps, ma visivamente sono di meno. Il gioco infatti sembra generare continuamente la cache degli shader, per un risultato tutt’altro che fluido.

Il problema potrebbe venire risolto con le prossime versioni di CrossOver Mac, o semplicemente con un aggiornamento del gioco, ma non ci mettiamo la mano sul fuoco.

Once Upon a KATAMARI

Bandai Namco torna alla carica con un nuovo titolo della serie Katamari. Colorato, divertente e musicale, ve lo consigliamo senza riserve.

Su CrossOver Mac il titolo gira a 60 fps fissi, e l’esperienza è identica a quella che si avrebbe su un PC Windows. Questo è uno di quei giochi per il quale si può tranquillamente attivare la modalità ad alta risoluzione.

Strange Antiquities

Un altro titolo che vi consigliamo assolutamente di giocare è Strange Antiquities, nel quale dovrete vestire i panni di un taumaturgo che cerca di aiutare le persone del proprio villaggio, e che presto scoprirà atroci segreti.

Data la natura punta e clicca e la grafica semplice (ma stupenda) del titolo, CrossOver lo fa girare a meraviglia. Gioco perfetto da giocare con il trackpad del Mac, tra l’altro.

Conclusioni

Prima di passare alle conclusioni, abbiamo provato anche altri giochi come PEAK, R.E.P.O, Octopath Traveler II, MEGABONK, CloverPit ecc. ecc., e tutti sono andati lisci come l’olio.

CrossOver è, senza mezzi termini, uno dei software più sorprendenti mai arrivati nel panorama Mac. Il livello di compatibilità raggiunto oggi è frutto di anni di lavoro, aggiornamenti costanti e di un impegno che raramente si vede in questo settore.

Mentre Apple continua a tentare di convincere gli sviluppatori a portare i loro giochi su macOS, CodeWeavers ha già risolto il problema alla radice: con CrossOver, i giochi Windows più complessi possono girare sul Mac con una fluidità e una stabilità che, fino a qualche anno fa, sarebbero sembrate pura fantascienza.

Un punto di forza enorme è il supporto tecnico. CodeWeavers non si limita a fornire un’applicazione ma offre un ecosistema di assistenza e una community attiva, dove gli utenti condividono configurazioni, test e soluzioni. Ogni aggiornamento di macOS viene rapidamente seguito da una versione ottimizzata di CrossOver, e la compatibilità con titoli recenti è sempre più estesa.

Questo ritmo di miglioramento continuo, unito a una comunicazione trasparente da parte degli sviluppatori, dà fiducia e dimostra quanto il progetto sia vivo e curato nel tempo.

Certo, CrossOver non è gratuito, ma ogni euro speso trova giustificazione nel valore che restituisce. È un software maturo, affidabile e costruito con competenza.

Per chi ama giocare o utilizzare applicazioni Windows su Mac senza rinunciare alla stabilità di macOS, si tratta di una soluzione praticamente perfetta.

Noi lo consigliamo a pieni voti!

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