Apple l’ha rifatto. Dopo anni di tecnologia, chip e intelligenza artificiale, ha finalmente deciso di tornare alle origini: il pezzo di stoffa. Si chiama iPhone Pocket, e no, non è uno scherzo.
È un accessorio “di design”, creato in collaborazione con Issey Miyake, lo stesso atelier che disegnò il celebre dolcevita di Steve Jobs, che altro non è se non… una tasca. Una tasca. Ma con la mela sopra.
Disponibile in due versioni: quella “economica” più corta da 159,95 euro, e quella “lusso” più lunga (e quindi più stoffa) da 249,95 euro. Perché certo, se devi tenere in una sacca il tuo smartphone da 1.500 euro, tanto vale che anche la sacca costi come un telefono Android.
L’iPhone Pocket è realizzato con un “tessuto elastico tridimensionale”, una frase che in realtà significa “lana che si allunga un po’”, e permette di intravedere lo schermo senza estrarre il telefono. Una funzione incredibilmente utile per tutti coloro che amano guardare le notifiche senza poterle leggere.
Apple lo presenta come “un accessorio che fonde moda e funzionalità”, e a giudicare dal prezzo, anche un tocco di fantascienza economica. L’azienda promette che si può “agganciare a una borsa, portare al polso o indossare a tracolla”: praticamente un marsupio che ha fatto l’Erasmus a Parigi e ora parla solo in termini di “design concettuale”.
Secondo Yoshiyuki Miyamae, direttore creativo di Issey Miyake, l’idea nasce dal concetto di “un unico pezzo di stoffa”. Il che suona poetico finché non realizzi che Apple sta effettivamente vendendo un pezzo di stoffa. Un oggetto che, in altre epoche, tua nonna avrebbe cucito gratis con un vecchio maglione. Ma attenzione: questo è diverso, questo è “3D-knit”. Quindi no, non è lana, è un’esperienza tessile immersiva. L’azienda precisa inoltre che sarà una edizione limitata, quindi se vuoi spendere duecentocinquanta euro per un calzino di lusso per il tuo iPhone, affrettati: potrebbero finire prima dei cavi USB-C da 25 euro.
La iPhone Pocket arriverà in un tripudio di colori “ispirati alla natura”: limone, mandarino, pavone e cannella, nomi che fanno sembrare un filato Ikea un’opera d’arte moderna. Sarà disponibile solo in alcuni paesi, tra cui l’Italia, segno che Cupertino sa riconoscere dove il culto dell’estetica batte il buonsenso.
E se ti stai chiedendo se sia la prima volta che Apple vende un accessorio inutile a prezzo da oreficeria… beh, probabilmente non hai mai comprato il panno per pulire gli schermi da 25 euro. Ma probabilmente il problema sono io, che sono troppo povero per capire questo genere di prodotti.
