Tim Cook potrebbe lasciare la sua carica in Apple già nel 2026: il piano di successione prende forma

Tim Cook potrebbe lasciare la sua carica in Apple già nel 2026: il piano di successione prende forma

Stando a quanto riportato dal Financial Times, Apple avrebbe avviato i preparativi per il passaggio di consegne ai vertici dell’azienda. Il rumor dice che Tim Cook potrebbe lasciare la carica di CEO già l’anno prossimo, con un annuncio atteso nei primi mesi del 2026. Una comunicazione anticipata permetterebbe di gestire la transizione prima degli eventi più rilevanti del calendario Apple: la WWDC di giugno e la presentazione del nuovo iPhone prevista per settembre.

Le fonti vicine alla società parlano di una discussione ormai concreta all’interno della board dei dirigenti, anche se non esistono decisioni definitive e il piano potrebbe subire variazioni. Tim Cook, alla guida dell’azienda dal 2011, ha compiuto 65 anni, età che negli Stati Uniti spesso coincide con il pensionamento. Nonostante ciò, il CEO non ha mai rilasciato dichiarazioni pubbliche sul suo futuro professionale, lasciando spazio a speculazioni e scenari più o meno credibili.

Tra i possibili successori spicca John Ternus, attuale Senior Vice President of Hardware Engineering. Considerato uno dei volti più solidi del management, Ternus lavora in Apple dal 2001 e a 50 anni rappresenta una figura giovane rispetto agli altri dirigenti, quindi con la possibilità di guidare l’azienda per molti anni. La sua leadership nei progetti hardware e la crescente presenza nelle presentazioni Apple alimentano da tempo le ipotesi di una futura nomina.

Non tutti concordano con la previsione del Financial Times. Mark Gurman, una delle fonti più affidabili sul mondo Apple, sostiene che non ci sia alcun segnale di una successione imminente. In ogni caso, i presunti piani interni non risultano collegati alla performance aziendale, che continua a essere molto forte.

Apple ha registrato ricavi record nell’ultimo trimestre e prevede risultati ancora migliori per il periodo natalizio, mentre il titolo in borsa resta vicino ai massimi storici.

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