Se avete provato ad assemblare un PC o ad aggiornare il vostro laptop nelle ultime settimane, avrete notato qualcosa di inquietante: i prezzi delle RAM e degli SSD non stanno semplicemente salendo, stanno esplodendo.
Fino a poco tempo fa, il mercato delle memorie viveva in una sorta di paradiso consumistico causato da un eccesso di offerta che aveva spinto i prezzi ai minimi storici. Quel paradiso è finito. I tre grandi “signori del silicio”, Samsung, SK Hynix e Micron hanno deciso che la festa è durata abbastanza.
Tutto è iniziato con una mossa calcolata: i famigerati “tagli alla produzione”. Nel tentativo di fermare la caduta libera dei profitti del 2023, questi colossi hanno ridotto artificialmente l’output delle loro fabbriche. L’obiettivo era stabilizzare il mercato, ma la situazione è sfuggita di mano (o forse è andata esattamente come previsto).
Ora ci troviamo di fronte a un aumento dei prezzi “spot” che in alcuni casi ha toccato il +187% su base annua. Non è inflazione ma scarsità pianificata.
La bomba atomica di Micron: addio Crucial Consumer
La notizia che ha fatto tremare i polsi agli appassionati è arrivata come un fulmine a ciel sereno proprio in questi giorni: Micron ha annunciato l’intenzione di chiudere gradualmente la divisione consumer del marchio Crucial. Per decenni, Crucial è stata la “RAM del popolo”: affidabile, economica, onnipresente. Se volevi aggiornare un vecchio Mac o un PC da ufficio senza svenarti, compravi Crucial.
La decisione di Micron di uscire dal mercato retail (vendita diretta al consumatore) per concentrarsi esclusivamente sul mercato Enterprise è il segnale definitivo. Per farla breve, vendere stick di RAM a te, utente finale che vuole giocare a Fortnite, non è più interessante. I margini di guadagno nel settore consumer sono diventati irrilevanti rispetto a quello che sta succedendo nei datacenter.
Di fatto, stiamo assistendo alla morte della fascia media accessibile.
Il buco nero dell’IA: HBM contro DDR
Qui entra in gioco il vero colpevole, o il perfetto capro espiatorio, a seconda di come la si voglia vedere: l’Intelligenza Artificiale. Ma non è solo una scusa di marketing, c’è una ragione tecnica ben precisa. Le moderne GPU per l’IA (come le H100 di Nvidia) non usano la normale memoria GDDR o DDR, ma usano la HBM (High Bandwidth Memory). La HBM è incredibilmente complessa da produrre e richiede una quantità oscena di wafer di silicio.
Il problema è fisico: le fabbriche sono quelle che sono. Se Samsung e SK Hynix devono dedicare il 30-40% delle loro linee produttive alla creazione di HBM perché l’industria dell’IA paga cifre astronomiche per averle, quelle linee vengono sottratte alla produzione della “banale” DDR5 per il tuo PC.
Un wafer di HBM rende ai produttori immensamente più di un wafer di DDR5. Di conseguenza, la memoria consumer è diventata un prodotto di scarto, fabbricato solo quando avanza capacità produttiva.
Déjà-vu: le RAM sono le nuove Schede Video
Stiamo vivendo esattamente lo stesso incubo che abbiamo vissuto durante il boom del mining di criptovalute, ma con attori diversi. Qualche anno fa non potevi comprare una scheda video perché le farm di mining le compravano a bancali. Oggi non potremo comprare SSD e RAM a prezzi umani perché i datacenter di Microsoft, Google e OpenAI stanno cannibalizzando l’intera fornitura mondiale di chip di memoria.
La differenza inquietante è che mentre il mining di crypto è crollato, la fame di memoria dell’IA è strutturale e destinata a durare anni. I produttori hanno già venduto tutta la loro capacità produttiva di HBM per il 2025 e buona parte del 2026. Questo significa che la “carestia” di componenti per noi comuni mortali non è un picco temporaneo, ma la nuova normalità.
L’utente desktop è diventato ufficialmente un cliente di serie B.
Un sacrificio necessario (ovviamente)
E quindi, eccoci qui. Mentre guardate il prezzo di quel kit da 32GB salire nel carrello di Amazon come se fosse un titolo in borsa, consolatevi. Quei soldi extra che state pagando non sono “inflazione”, sono il vostro nobile contributo al progresso.
Dovete essere felici di spendere il doppio per il vostro SSD. È un sacrificio necessario affinché i datacenter possano avere abbastanza memoria per permettere a un’intelligenza artificiale di generare un’immagine di un gatto che mangia la pizza nello spazio in 4K.
Non è meraviglioso il futuro?
Voi avrete il portafoglio vuoto e un PC che arranca, ma ehi, almeno ChatGPT potrà scrivervi una lettera di condoglianze molto più velocemente.


