La battaglia legale tra Apple ed Epic Games si riaccende in Australia, dove l’azienda di Cupertino ha accusato il publisher di Fortnite di voler ottenere un “giro gratuito” sulla sua piattaforma.
In una dichiarazione ufficiale, Apple ha affermato che Epic “vuole smantellare le protezioni costruite per tutelare utenti e sviluppatori”, sostenendo che la richiesta dell’azienda vada ben oltre quanto stabilito dalla corte. L’obiettivo di Apple è difendere la propria proprietà intellettuale e preservare l’esperienza sicura e controllata che, secondo l’azienda, gli utenti si aspettano dall’ecosistema iOS.
La disputa nasce nel 2020, quando Epic accusò Apple di violare le leggi sulla concorrenza per il divieto di sideloading e di pagamenti alternativi. Nel 2025 la corte australiana ha parzialmente dato ragione a Epic, ma ha anche riconosciuto il diritto di Apple a essere retribuita per la propria tecnologia e a mantenere misure di sicurezza.
Noi lo abbiamo detto più volte nel podcast IO&Tech diretto da Jacopo Reale: Apple ci mette i server, la tecnologia, la base utenza, la banda dati, il frontend e il backend per far girare l’App Store, ed è inconcepibile che si possa minimamente arrivare a pensare di sfruttare tutto ciò in maniera gratuita.
Le prossime udienze, comunque, fissate tra dicembre e marzo 2026, determineranno i rimedi concreti da applicare. Se la decisione dovesse obbligare Apple ad aprire iPhone al sideloading, il caso australiano potrebbe diventare un precedente importante, simile a quanto già avvenuto in Europa con il Digital Markets Act.


