Apple ha presentato un ricorso contro il Digital Markets Act dell’Unione Europea, sostenendo che le regole di interoperabilità richieste mettono a rischio la privacy degli utenti. In particolare, l’azienda teme che terze parti possano approfittare della normativa per ottenere accesso a dati personali sensibili, citando casi in cui sono state richieste informazioni come il contenuto delle notifiche, la cronologia completa delle reti Wi-Fi e dati che Apple stessa non raccoglie.
Tra i principali richiedenti spicca Meta, che secondo Apple avrebbe domandato informazioni spesso scollegate dai propri servizi principali.
Oltre alle consuete critiche sugli alti costi di adeguamento e sul potenziale freno all’innovazione, Apple sottolinea che l’UE non starebbe rispondendo adeguatamente ai feedback forniti.
Intanto, l’azienda rischia una multa di 570 milioni di euro se non riuscirà a dimostrare la validità delle proprie ragioni. Il ricorso è quindi un tentativo formale di evitare l’applicazione di una normativa che, secondo Apple, apre la porta a pericolose violazioni della privacy degli utenti europei.


