I primi benchmark del chip Apple M5 mostrano risultati sorprendenti: il nuovo processore, costruito con il processo a 3 nanometri di terza generazione, riesce quasi a eguagliare le prestazioni dell’M1 Ultra, un chip che fino a poco tempo fa era riservato ai costosi Mac Studio.
Attualmente presente solo sul MacBook Pro da 14 pollici, l’M5 vanta una configurazione con 4 core ad alte prestazioni e 6 core ad alta efficienza, la stessa dell’M4, ma con un salto evidente in termini di potenza e gestione energetica.
Nei test Geekbench 6, l’M5 si posiziona appena 6% sotto l’M1 Ultra e solo 5% dietro all’M3 Max, mostrando quanto rapidamente Apple stia spingendo i limiti del suo silicio.
Considerando che si tratta della versione base, senza ancora le varianti Pro, Max o Ultra, il risultato è ancora più notevole: prestazioni che fino a poco tempo fa richiedevano un desktop da oltre 4.000 dollari sono ora disponibili su un portatile di fascia standard, cosa che conferma l’efficienza e la maturità dell’architettura Apple Silicon.


