Su ChatGPT arriva l’integrazione ufficiale con Apple Music, che permette di avere il servizio direttamente nelle vostre chat. Non bisogna immaginare questa novità come un semplice riproduttore audio inserito nella chat, ma piuttosto come un concierge musicale evoluto.
Il sistema sfrutta la capacità del modello linguistico di comprendere il linguaggio naturale per agire direttamente sulla vostra libreria, permettendo di gestire la musica non più tramite rigidi comandi di ricerca, ma attraverso una conversazione fluida e contestuale.
Le potenzialità creative sono vaste e superano i limiti della classica barra di ricerca. Potete chiedere all’IA di confezionare, ad esempio, una “playlist per un viaggio notturno in auto con sole tracce synthwave anni ’80” oppure di generare una raccolta ideale per “cucinare una cena romantica a base di jazz strumentale”.
Inoltre, ChatGPT eccelle nel lavoro da detective: se non ricordate il titolo di un brano, potete provare a descriverne il video musicale, canticchiare il ritmo tramite testo o citare la scena di un film in cui appare (es. “trova la canzone finale di Fight Club”), e l’assistente identificherà la traccia corretta, offrendo spesso brevi anteprime audio prima di aggiungerla ai vostri preferiti.
Per attivare questa funzionalità, basta recarsi nello store dei GPT e collegare il proprio account, dopodiché l’assistente interverrà automaticamente quando riconoscerà una richiesta a tema musicale.
C’è però un requisito ovvio e fondamentale che taglia fuori una parte dell’utenza: questa integrazione non è un servizio gratuito. Per poter dialogare con il catalogo, creare mix automatici e sfruttare le capacità di ricerca dell’IA, è assolutamente necessario avere un abbonamento ad Apple Music attivo.

Senza un piano a pagamento valido, l’interconnessione tra i due servizi non funzionerà.


