Apple sembra finalmente pronta a rompere un tabù che dura da oltre un decennio: il prossimo MacBook Pro con schermo OLED, atteso in produzione di massa nel 2026, potrebbe integrare per la prima volta un pannello touch.
A sostenerlo è l’analista Ming-Chi Kuo, secondo cui Apple avrebbe scelto la tecnologia on-cell per rendere l’interazione più naturale e vicina a quella degli iPad. È un cambio di rotta clamoroso se si pensa che nel 2010 Steve Jobs aveva escluso categoricamente la possibilità di un Mac con touch screen, affermando che “non avrebbe funzionato” a causa della postura innaturale e poco ergonomica che avrebbe richiesto. Oggi, però, Cupertino sembrerebbe convinta che in alcuni scenari il tocco diretto sullo schermo possa migliorare la produttività e l’esperienza d’uso.

Il quadro resta comunque pieno di incognite. Samsung dovrebbe essere il fornitore dei nuovi pannelli OLED, ma non è ancora chiaro quale chip accompagnerà i portatili. Inizialmente si parlava di un MacBook Pro con processore M5 in arrivo entro fine 2025, ma Bloomberg ipotizza uno slittamento all’inizio del 2026, seguito da una seconda revisione con M6 e schermo OLED touch nello stesso anno.
Sarebbe un’accelerazione insolita, ma non inedita: già nel 2023 Apple aveva aggiornato i MacBook Pro due volte in dodici mesi. Questa volta, però, i cambiamenti non saranno solo interni: tra design più sottile, notch ridotto e schermo OLED, l’aggiunta del touch rappresenterebbe una svolta storica che ribalta una delle convinzioni più radicate nella filosofia Apple.
via – grazie Jacopo per la segnalazione


