Honor ha sorpreso tutti presentando qualcosa di decisamente fuori dagli schemi: il Robot Phone, un dispositivo che unisce intelligenza artificiale e movimento meccanico.
Durante l’evento, il CEO Li Jian ha mostrato questo smartphone con una fotocamera capace di muoversi autonomamente grazie a un sistema robotico integrato. L’idea alla base è quella di fondere potenza computazionale, mobilità e capacità fotografiche avanzate in un unico prodotto.
Il cuore del Robot Phone si basa su tre pilastri: un cervello IA, un sistema di movimento robotico e un comparto fotografico professionale. La sua caratteristica più curiosa è il braccio gimbal nascosto all’interno della scocca, capace di dispiegarsi con un click e di stabilizzare l’inquadratura in modo automatico. Il telefono può seguire soggetti, correggere vibrazioni e comporre scatti senza alcun intervento umano, pur mantenendo un design sorprendentemente simile a quello di uno smartphone tradizionale.
A gestire tutto c’è YOYO, il modello di intelligenza artificiale di Honor, che analizza emozioni, suggerisce contenuti e controlla dispositivi collegati.
Questo progetto fa parte dell’iniziativa “Alpha Project”, con cui l’azienda punta a trasformare gli smartphone in veri compagni digitali. Il Robot Phone, frutto di anni di ricerca su robotica e design bionico, rappresenta il primo passo concreto verso quella visione.
Al momento resta un prototipo, ma Honor ha promesso ulteriori dettagli al Mobile World Congress di Barcellona, che si terrà a marzo 2026 e che seguiremo in prima persona, dove potrebbero arrivare le prime dimostrazioni pubbliche.


