Elon Musk si lamenta di Apple e delle applicazioni in evidenza su App Store

Elon Musk si lamenta di Apple e delle applicazioni in evidenza su App Store

Elon Musk ha annunciato che la sua azienda xAI intraprenderà “azioni legali immediate” contro Apple, accusandola di violazioni antitrust per aver favorito OpenAI e ChatGPT all’interno dell’App Store, senza mai dare spazio nelle sezioni in evidenza né a Grok, l’IA sviluppata da xAI, né al social network X.

Musk sostiene che l’integrazione di ChatGPT in iOS, unita all’assenza di Grok dal segmento “Must Have”, dimostri un pregiudizio da parte di Apple e un gioco politico che impedirebbe a entrambe le app di raggiungere la vetta delle classifiche. Va ricordato che, al momento, X è prima nella classifica delle app gratuite nella sezione news e 38ª nella classifica generale, mentre Grok si piazza al sesto posto tra le app gratuite.

Ciononostante, per Musk questi risultati non sono abbastanza se non c’è un riconoscimento ufficiale da parte di Apple, che secondo lui dovrebbe garantire agli utenti la possibilità di scegliere quale IA utilizzare, aprendosi anche a soluzioni alternative a ChatGPT. Resta però poco chiaro se la mancata presenza di Grok nelle funzioni integrate di iOS sia dovuta alla mancanza di dialogo tra Apple e xAI o a un rifiuto da parte di quest’ultima di conformarsi agli stringenti requisiti di privacy richiesti dalla piattaforma di Cupertino.

L’indignazione di Musk sembra però ignorare alcuni aspetti fondamentali della questione. Grok, infatti, è un prodotto lanciato molto più di recente rispetto a ChatGPT, con un riconoscimento e un’adozione di gran lunga inferiori presso il grande pubblico, elemento che inevitabilmente incide sulla sua popolarità.

Pur avendo già raggiunto una posizione rispettabile nelle classifiche, il servizio non è disponibile in tutti i mercati e porta con sé un bagaglio di controversie che, considerata la storica rigidità di Apple in termini di immagine e sicurezza, potrebbero rappresentare un freno alla sua promozione.

Inoltre, Musk ha più volte in passato polemizzato apertamente contro le commissioni trattenute da Apple sull’App Store, il che non contribuisce certo a incentivare un rapporto privilegiato. Apple, non essendo obbligata a inserire Grok o X tra le app in evidenza, non ha alcun vincolo legale o commerciale che la costringa a farlo, e dal punto di vista strategico non sembrano esserci motivi per cui dovrebbe modificare questa posizione.

E comunque noi preferivamo il nome Twitter.

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