Durante il Computex di Taipei, il presidente di Foxconn Young Liu ha dichiarato che l’intelligenza artificiale e la robotica stanno trasformando la produzione industriale, con conseguente, drastica riduzione del bisogno di manodopera a basso costo. Nei processi interni dell’azienda, l’uso dell’IA permette già di gestire l’80% della configurazione degli impianti in modo più rapido rispetto agli operatori umani.
Foxconn sta anche sviluppando un proprio modello basato su Llama 3 e 4, chiamato “FoxBrain”, pensato per svolgere compiti autonomi in fabbrica.
Liu ha sottolineato che questo cambiamento rappresenta una grande sfida per i Paesi sviluppati, mentre le economie con un PIL più basso rischiano di perdere spazio nella catena produttiva. Anche se aziende come Apple, ad esempio, stanno diversificando la produzione in Paesi come India e Vietnam, la Cina resta un punto centrale grazie alla sua efficienza e ai costi contenuti.
L’automazione potrebbe ridurre la dipendenza dalla manodopera a basso costo, anche se ricreare altrove un sistema produttivo simile a quello cinese rimane un obiettivo complesso.


