Google ha ufficialmente decretato la fine del vecchio Assistant per la casa, sostituendolo con Gemini for Home, un aggiornamento che promette di rivoluzionare l’esperienza con i dispositivi smart.
L’upgrade riguarda tutti i prodotti Google Home e Nest degli ultimi dieci anni, dai classici speaker alle videocamere, passando per i campanelli e i display intelligenti. La novità più evidente è la possibilità di interagire con l’assistente in maniera molto più naturale: niente più comandi rigidi o ripetizioni forzate di “Hey Google”, ma conversazioni naturali, ricerche multimediali più intelligenti e controlli domestici più intuitivi, come chiedere di spegnere le luci di tutta la casa “tranne che in ufficio”.
Il pacchetto di funzioni di Gemini for Home non si limita però al dialogo. Arrivano anche le AI Cameras, in grado di capire il contenuto delle immagini e distinguere, per esempio, un corriere che lascia un pacco da un semplice movimento generico. Si aggiungono poi strumenti come Home Brief e Ask Home, che permettono di chiedere direttamente al sistema se la porta dell’auto è rimasta aperta o di ricevere un riassunto degli eventi registrati in giornata. Non manca infine Gemini Live, una modalità di conversazione libera senza hotword, pensata per brainstorming, ricette o la pianificazione di eventi.
C’è però un aspetto meno entusiasmante: alcune di queste funzioni avanzate richiederanno il nuovo abbonamento Google Home Premium da 10 dollari al mese. Google precisa che si tratta in gran parte di strumenti già inclusi in Nest Aware o completamente nuovi, e che le funzioni base resteranno gratuite.
In ogni caso, l’arrivo di Gemini segna un vero cambio di passo: dopo anni di stallo e comandi macchinosi, il sogno della smart home che risponde in modo davvero intelligente sembra finalmente più vicino.
L’aggiornamento è in fase di rollout in early access, e sarà disponibili per tutti nei mesi a seguire.
