Contextual Suggestions: il Magic Cue dei Pixel sarà una funzione esclusiva ancora per poco tempo

Contextual Suggestions: il Magic Cue dei Pixel sarà una funzione esclusiva ancora per poco tempo

Contextual Suggestions

Google si prepara a democratizzare un’altra funzione intelligente finora riservata ai suoi flagship. Quella che sulla famiglia Pixel 10 abbiamo conosciuto come Magic Cue sta per sbarcare su tutti gli smartphone Android con il nuovo nome di Suggerimenti Contestuali (Contextual Suggestions). Il sistema sfrutta le abitudini dell’utente per anticipare i bisogni in modo proattivo: ad esempio, il telefono potrebbe proporre automaticamente la vostra playlist preferita non appena entrate in palestra per l’allenamento serale, oppure suggerire di trasmettere la partita sulla TV del salotto il sabato pomeriggio, basandosi sulle routine consolidate nel tempo.

Un aspetto cruciale di questa implementazione è la gestione della privacy, che sembra essere blindata. Dalle schermate emerse nell’ultima beta dei Google Play Services, si evince che l’intera elaborazione avviene all’interno di uno spazio crittografato direttamente sul dispositivo. L’intelligenza artificiale analizza i dati di posizione e attività in locale per generare le predizioni, senza mai condividere le informazioni grezze né con Google né con le app terze. Inoltre, per evitare accumuli di dati sensibili, il sistema è programmato per eliminare automaticamente lo storico delle abitudini dopo 60 giorni, lasciando all’utente il controllo totale.

Sebbene la funzione sia ancora in fase di test limitato (accessibile tramite Impostazioni > Google > Tutti i servizi per chi ha la beta), questa mossa conferma un trend ormai inarrestabile nella strategia di Google. Ancora una volta, infatti, gli smartphone della serie Pixel finiscono per perdere rapidamente il loro vantaggio software: l’esclusività delle feature Made by Google dura sempre meno tempo, trasformando di fatto i Pixel in una semplice vetrina in anteprima di funzionalità che, nel giro di pochi mesi, vengono distribuite all’intero ecosistema Android, annullando il valore unico dell’acquisto di un dispositivo Google.

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