Honor aveva annunciato il suo ambizioso Alpha Plan lo scorso marzo, durante un evento a Barcellona alla vigilia del Mobile World Congress. Si trattava di una strategia aziendale di lungo periodo che prevedeva un investimento di 10 miliardi di dollari in cinque anni, con l’obiettivo di trasformare il marchio da semplice produttore di smartphone a protagonista globale dell’ecosistema IA.
Al centro della visione c’era lo sviluppo di un “intelligent phone” capace di rivoluzionare l’interazione uomo-dispositivo, affiancato dal lancio di PC, tablet e wearable potenziati dall’intelligenza artificiale.
Questa transizione puntava a costruire un ecosistema integrato di prodotti connessi, nel quale ogni device, dagli smartphone fino agli accessori indossabili, avrebbe beneficiato di funzioni IA sempre più avanzate. Il nuovo CEO James Li aveva sottolineato l’importanza di coinvolgere i partner industriali per ampliare le capacità del settore e creare una piattaforma comune dedicata ai dispositivi AI-enabled, delineando una vera e propria roadmap verso un futuro più intelligente e interconnesso.
Oggi quel piano prende forma concreta con l’apertura a Shenzhen dell’Alpha Global Flagship Store, definito da Honor come un “AI Smart Living Innovation Hub”.
Non si tratta di un semplice punto vendita, ma di un ambiente pensato per armonizzare tecnologia e design umano-centrico. Lo spazio è stato organizzato intorno a scenari di vita quotidiana guidati dall’intelligenza artificiale, che vanno dai viaggi smart all’intrattenimento domestico.
Grande attenzione è stata riservata all’assistente digitale Yoyo, presentato attraverso quattro filoni principali: AI lifestyle, AI assistance, AI content creation e AI companionship, con la capacità di ricordare le interazioni precedenti.
Il nuovo store è però anche un luogo d’incontro. A dimostrarlo c’è l’AI Inspiration Café, uno spazio sociale dedicato a tecnologi, creativi e visitatori, dove poter scambiare idee davanti a un caffè.
Per celebrare l’inaugurazione, Honor ha organizzato una serie di performance artistiche e attività interattive, con l’obiettivo di coinvolgere persone di tutte le età e rafforzare l’idea che l’IA non debba essere solo uno strumento tecnico, ma anche un’esperienza culturale e sociale.
