Netflix arriva ufficialmente in Italia il 22 ottobre 2015, inaugurando una nuova era per la fruizione dei contenuti video: da allora, la tv lineare non è più la stessa e lo streaming si è trasformato in uno spazio affollato, competitivo ma anche più complicato.
Come raccontano Jacopo e Alberto Bagnoli nel nuovo episodio, il panorama si è moltiplicato: a Netflix si sono aggiunti Disney+, Prime Video, Apple TV+, Paramount+, il rilancio di RaiPlay e i colossi Max/Discovery.
Inizialmente la dimensione d’uso era quasi collettiva, con una socialità digitale basata su serie-evento viste tutti insieme (vedi House of Cards, Orange is the New Black, Stranger Things). Oggi regna la frammentazione: troppe piattaforme, troppi titoli, meno tempo e meno condivisione
Prime e Apple possono permettersi perdite per strategie accessorie (logistica, hardware…), mentre per Netflix (molto verticale e senza “altro” business) il rischio disfatta o fusione non è mai stato così concreto.
Nel frattempo, i contenuti di qualità si trovano anche gratis su YouTube, podcast e format nativi online. La “guerra” per la nostra attenzione tra qui e il 2035 rischia di ridefinire tutti i paradigmi.


