L’Unione Europea ha dato il via libera agli aggiornamenti che Apple ha introdotto nel suo App Store a giugno, in conformità con il Digital Markets Act, evitando così di incorrere in sanzioni giornaliere per il mancato rispetto delle normative.
Con queste modifiche, Apple ha cambiato la struttura delle commissioni dell’App Store e rimosso le sue regole anti-steering, in modo da permettere agli sviluppatori di indirizzare i clienti verso opzioni di acquisto esterne e accettare pagamenti per beni digitali tramite metodi di pagamento di terze parti.
Per rispondere alle direttive della Commissione Europea, Apple ha suddiviso i suoi servizi dell’App Store in due livelli, quindi ora gli sviluppatori possono scegliere se rinunciare ad alcune funzionalità per una commissione inferiore. Il primo livello prevede il pagamento del 5% dei ricavi dell’app e elimina funzioni come le recensioni, il marketing, i suggerimenti di ricerca e gli aggiornamenti automatici. Il secondo livello, che include tutte le funzionalità, comporta una commissione del 13% (10% per i partecipanti al Small Business Program).
Entro il 1° gennaio 2026, Apple adatterà il modello a un sistema unico che prevede una commissione massima del 20%, senza la tariffa per ogni installazione, con un massimo del 12% per gli sviluppatori che scelgono funzionalità limitate e commissioni variabili per i partecipanti al programma per piccole imprese.


