UE: “Il passaggio tra iPhone e Android è la prova che il DMA funziona”

UE: “Il passaggio tra iPhone e Android è la prova che il DMA funziona”

Unione Europea

L’Unione Europea ha accolto con entusiasmo la recente collaborazione tra Apple e Google, definendola una prova tangibile del successo del Digital Markets Act. Le due aziende hanno infatti svelato nuovi strumenti progettati per rendere il passaggio da iPhone ad Android (e viceversa) estremamente semplice e veloce. Sebbene la Commissione Europea rivendichi questo sviluppo in stile Pippo Baudo, come un risultato diretto delle sue normative sulla concorrenza e delle pressioni esercitate negli ultimi due anni, è interessante notare che queste funzionalità non rimarranno confinate ai confini europei, ma saranno distribuite a livello globale.

Al centro di questa innovazione c’è una soluzione di portabilità avanzata che consente il trasferimento wireless di una vasta gamma di dati durante la configurazione di un nuovo dispositivo. A differenza delle macchinose opzioni del passato, il nuovo sistema supporta la migrazione di contatti, calendari, messaggi, foto, documenti, reti Wi-Fi, password e persino i dati delle app di terze parti. Questo salto di qualità elimina gran parte della frizione che storicamente scoraggiava gli utenti dal cambiare ecosistema, garantendo che le informazioni digitali personali rimangano intatte indipendentemente dal sistema operativo scelto.

La Commissione sottolinea che questo traguardo è frutto di “intense discussioni” e di un profondo lavoro ingegneristico congiunto, già anticipato nei report di conformità DMA di Apple del 2024 e 2025. L’iniziativa segue la scia del successo ottenuto lo scorso ottobre con la semplificazione del trasferimento delle eSIM tra le due piattaforme.

Secondo Bruxelles, l’obbligo normativo di garantire un’efficace portabilità dei dati ha costretto i due giganti a collaborare per risolvere complessità tecniche che prima sembravano insormontabili, creando uno standard di interoperabilità mai visto prima.

Le nuove funzionalità sono già in fase di distribuzione nella build Canary di Android per i dispositivi Pixel e approderanno presto in una futura beta di iOS 26. Oltre ai consumatori, anche gli sviluppatori di app terze trarranno un enorme vantaggio da questa integrazione: la capacità di migrare facilmente i dati delle app riduce il rischio che gli utenti abbandonino un servizio solo perché cambiano telefono.

In questo modo, il lock-in tecnologico si allenta drasticamente, favorendo una concorrenza basata sulla qualità del servizio piuttosto che sulla difficoltà di abbandonare una piattaforma.

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