Mentre l’attenzione generale è focalizzata sul ritorno degli smartwatch classici con i nuovi Pebble, l’azienda ha spiazzato tutti presentando l’Index-01, un dispositivo che sfida apertamente le convenzioni attuali. A differenza dei concorrenti come Oura o Galaxy Ring, questo anello da 75 dollari ignora completamente il monitoraggio della salute: niente contapassi, niente punteggi del sonno. Si tratta invece di un dispositivo di “memoria cerebrale” dotato di un singolo pulsante e un microfono; l’utente preme, sussurra una nota e l’audio viene inviato al telefono, dove un’IA locale lo trascrive e lo organizza in appunti o promemoria, garantendo al contempo la privacy dei dati.
Il design segue una filosofia “imposta e dimentica”. Privo di schermi, altoparlanti o motori di vibrazione, l’Index-01 vanta un consumo energetico incredibilmente basso che permette alla batteria di durare fino a due anni. È uno strumento pensato per chi vive all’interno di app come Todoist o Notion ma detesta la frizione di dover sbloccare lo smartphone per digitare un’idea veloce. Questa longevità introduce però una caratteristica tecnica controversa: la batteria non è ricaricabile. Una volta esaurita, l’anello deve essere restituito a Pebble per il riciclo e sostituito con uno nuovo.



Sebbene l’idea di un hardware “usa e getta” nel 2025 possa sembrare un controsenso dal punto di vista ambientale, la logica alla base è sorprendentemente solida e convincente. Anche considerando la necessità di un programma di riciclo, una durata garantita di due anni supera spesso la vita utile effettiva di molti auricolari ricaricabili odierni, le cui batterie tendono a degradarsi molto prima. Di fatto, accettare questo compromesso permette di avere un dispositivo sempre pronto all’uso, eliminando l’ansia da ricarica quotidiana che affligge gli altri indossabili.
In un mondo pieno di dispositivi che cercano di fare tutto come dei “coltellini svizzeri”, l’Index-01 si distingue proprio per la sua focalizzazione su un unico compito. Per chi usa spesso gli assistenti vocali, che non sempre sono affidabili nell’attivazione, avere un pulsante fisico che garantisce l’ascolto del sistema è l’hack di produttività definitivo.
Questa semplicità radicale non è una scelta di design intelligente e rappresenta il classico spirito Pebble: creare uno strumento accessibile, specifico e funzionale che risolve un problema reale.


