Dopo mesi di silenzio, Rabbit torna a far parlare di sé. L’azienda dietro al tanto discusso Rabbit R1, il mini assistente IA che non è mai riuscito a convincere davvero, sta preparando un nuovo dispositivo.
A rivelarlo è stato direttamente il CEO Jesse Lyu, che in un’intervista ha accennato a un progetto definito come un “dispositivo tre-in-uno”, in arrivo nel corso del 2026.
Il primo Rabbit R1, nonostante l’hype iniziale, non ha mantenuto le promesse. Il suo assistente IA doveva rivoluzionare il modo in cui interagiamo con la tecnologia, ma alla fine si è rivelato poco più di un dispositivo curioso, facilmente sostituibile da un qualsiasi smartphone moderno. Dopo un breve momento di notorietà, è sparito dai radar, lasciando dietro di sé una community delusa ma ancora curiosa di sapere se il marchio potrà riscattarsi.

Il nuovo progetto, secondo Lyu, nasce da una riflessione: “portare in tasca due dispositivi non è l’ideale”. L’obiettivo sarebbe creare un prodotto che unisca funzioni diverse, magari fondendo IA, comunicazione e produttività in un unico formato più versatile.
Il CEO ha anche ammesso che molti utenti non sono ancora pronti a delegare operazioni sensibili (come transazioni bancarie) a un’intelligenza artificiale, motivo per cui il prossimo device dovrà conquistare la fiducia del pubblico passo dopo passo.
Per ora non ci sono immagini né dettagli concreti, ma Lyu ha escluso il lancio di occhiali o pendenti smart, due categorie già inflazionate nel 2025.
Rabbit continuerà comunque a supportare l’R1, che di recente ha ricevuto l’aggiornamento software rabbitOS 2, ma se il nuovo dispositivo vorrà evitare di diventare un altro esperimento dimenticato, dovrà dimostrare che l’IA può davvero essere utile, e non solo un gadget di tendenza.


