Dopo anni di critiche e promesse mancate, Siri sembra finalmente avviarsi verso il suo vero prime con l’arrivo di iOS 19. La guida del nuovo responsabile Mike Rockwell, già noto per il successo di visionOS, ha portato cambiamenti interni importanti: Apple ha riorganizzato i team dedicati all’assistente vocale e aperto alla possibilità di integrare modelli linguistici di terze parti per lo sviluppo di nuove funzioni.
Questi interventi puntano a trasformare Siri da semplice assistente vocale a uno strumento di intelligenza artificiale più intelligente e capace, pronto a sfruttare la potenza dei LLM per offrire risposte più utili e conversazioni più naturali.

Con iOS 19, Siri non solo riceverà miglioramenti diretti da Apple, ma potrà anche appoggiarsi a più estensioni esterne: non solo ChatGPT, già presente in iOS 18, ma anche modelli come Google Gemini. Queste integrazioni permetteranno a Siri di offrire un supporto più ampio e affidabile, e di superare i suoi limiti storici.
Apple sta preparando il terreno per un rilancio importante, e l’annuncio ufficiale previsto a giugno durante la WWDC potrebbe segnare l’inizio di una nuova era per Siri, o almeno è quello che speriamo.


