Una semplice funzione pensata per ritrovare un iPhone smarrito si è trasformata nello strumento decisivo per smantellare una rete criminale internazionale. Tutto è iniziato quando una vittima di furto ha tracciato il proprio iPhone tramite Find My iPhone, scoprendo che si trovava in un magazzino vicino all’aeroporto di Heathrow, a Londra.
Gli agenti, intervenuti sul posto, hanno rinvenuto il dispositivo all’interno di una scatola insieme ad altri 894 telefoni rubati, dando il via a un’indagine che avrebbe poi portato alla più grande operazione contro il traffico illecito di smartphone mai condotta nel Regno Unito.
Da quella scoperta, la polizia metropolitana ha seguito altre spedizioni dirette allo stesso indirizzo, identificando DNA e tracce riconducibili a diversi sospetti. L’inchiesta si è ampliata fino a coinvolgere 28 indirizzi diversi, dove sono stati recuperati oltre 2.000 telefoni rubati e arrestate 18 persone.
Secondo la BBC, la banda sarebbe responsabile del contrabbando di fino a 40.000 smartphone verso la Cina nell’ultimo anno, rappresentando potenzialmente metà dei furti totali avvenuti a Londra. Gli inquirenti hanno scoperto che i telefoni venivano acquistati dai ladri di strada per circa 300 sterline ciascuno e rivenduti in Cina a cifre fino a 4.000 sterline, grazie al valore dei dispositivi sbloccati e connessi a internet.
Il fenomeno è così redditizio che, secondo il Ministero dell’Interno britannico, alcuni spacciatori avrebbero abbandonato il traffico di droga per dedicarsi ai furti di smartphone. I criminali avrebbero preso di mira soprattutto gli iPhone, particolarmente richiesti sul mercato asiatico.
Non è ancora chiaro come la banda sia riuscita ad aggirare le protezioni di Apple, come Activation Lock o la più recente Stolen Device Protection, ma è probabile che molti dispositivi venissero mantenuti accesi e sbloccati per sfruttarne il valore come “telefoni esteri”, difficili da tracciare o bloccare una volta fuori dall’Europa.
