Vivo ha annunciato ufficialmente in Cina il suo primo visore di realtà mista, il Vivo Vision, un dispositivo che colpisce subito per la forte somiglianza con l’Apple Vision Pro. Il design riprende diversi elementi già visti nel prodotto di Cupertino: la visiera curva in vetro, le telecamere rivolte verso il basso, le guarnizioni in tessuto removibili in più taglie e la batteria esterna in alluminio collegata tramite cavo intrecciato. Anche la fascia posteriore in tessuto segue un approccio molto simile, rendendo il richiamo al visore Apple difficile da ignorare.
Sul piano tecnico, però, Vivo cerca di differenziarsi con alcune caratteristiche rilevanti. Il visore integra doppi schermi micro-LED 8K con risoluzione superiore a quella del Vision Pro e offre un ampio campo visivo di 180 gradi. Un altro punto di forza è il peso ridotto, pari a 398 grammi, sensibilmente inferiore ai 650 grammi del concorrente Apple.
Il software si basa su OriginOS Vision, sviluppato internamente, che promette una latenza minima di 13 ms e supporta funzioni come registrazioni 3D, foto e audio spaziali e una modalità cinema virtuale da 120 pollici.
Il prezzo è fissato intorno ai 10.000 yuan (circa 1.395 euro), molto più contenuto rispetto ai 3.499 dollari del Vision Pro, anche se al momento la disponibilità resta limitata al mercato cinese.


